Milano, Castello Sforzesco, dal 21 ottobre 2005 al 26 febbraio 2006.

L'allestimento punta a offrire al visitatore non solo l'apprezzamento estetico, ma anche la possibilità di cogliere il peculiare impianto emotivo e teatrale della scultura lignea.

“La mostra è divisa in tre settori scalati cronologicamente, secondo una soluzione espositiva che va incontro all'esigenza del pubblico di non smarrirsi nella selva di opere e di nomi, e di poter sostare a riflettere, sulle proprie impressioni, in punti strategici intercalati nell'allestimento” (da Giovanni Romano, Presentazione, catalogo, p. 17)

Le due ampie sale (Viscontea e Pilastri) sono state suddivise in ambienti consecutivi con pareti autoportanti, nelle quali ogni opera ha una sua collocazione studiate per posizione, altezza e rapporti con le altre accanto. Il colore, un blu medio con una punta di viola, è stato scelto dopo numerose prove mentre la luce sottolinea la plasticità delle opere.

Particolare attenzione è stata data alla ricostruzione dei due compianti integri.

A cura di Gianni Romano e Claudio Salsi.
 

Andrea Perin, Note sull'allestimento, in Gianni Romano e Claudio Salsi (a cura di), Maestri della scultura in legno nel Ducato degli Sforza, Silvana ed., Milano 2005, pp. 248-49