Lontano dalle tentazione didascaliche di molti libri sui musei dedicate ai bambini, in L’arte dell’amicizia di Cristina Petit c’è una storia semplice ma lineare, costruita seguendo l’emozione delle scoperte e la bellezza della condivisione.
Penelope e Rolando sono due grandi amici che hanno gusti diverse ma stesse passioni (“insieme guardiamo le foglie che cadono … disegniamo i sogni che facciamo di notte).
Le emozioni che Rolando prova in una visita con il nonno al museo dei arte contemporanea (“abbandonati Rolando…lascia che gli occhi vedano quello che sente il cuore”) le confronta con quelle che Pelope prova il giorno seguente con la nonna.
Anche se sono opere diverse a innescare le stesse emozioni (pace, gioia, tristezza), quello che importa ai due bambini è avere condiviso le emozioni stesse “perché siamo amici del cuore”.
Protagonista è soprattutto l’arte contemporanea, cui si riconosce una capacità immediata di suscitare emozioni (considerazioni fatte anche qui). Anche se non mi sento di escludere che questo sia possibile anche per l’arte antica, ad esempio, o altro ancora…
E il museo? Il suo sembra di secondo piano, solo un contenitore, ma in realtà è proprio il museo come luogo a rendere possibile questo viaggio….
PS La casa editrice Artebambini non la conoscevo, ma è assolutamente da tenere d’occhio!
Cristina Petit, L’arte dell’amicizia, Bazzano-Valsamoggia BO 2018, Edizioni Artebambini, 40 pagg., 16,50 €
